Ci sono gesti di cattiva educazione che per troppi anni si sono ripetuti nelle città, in ogni luogo e latitudine. Un insieme di piccoli gesti che nel tempo hanno contribuito all’emergere di un problema ambientale. Mozziconi di sigarette, lattine, imballaggi, bottigliette di plastica gettate o abbandonate in giro che, oltre a costituire un danno al decoro urbano, con la pioggia finiscono nelle fogne. E spesso da qui nei fiumi e infine nel mare. Gli inglesi hanno coniato anche un termine per indicare l’abbandono dei piccoli rifiuti in spazi pubblici: “littering”!
Ed ecco che questa estate il littering è stato al centro dell’iniziativa lanciata da Save the Planet e JTI Italia (Japan Tobacco International), con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
La campagna è partita lo scorso 22 luglio con il sondaggio Quanto Sei Green Quando Esci? Nel misurare la percezione del fenomeno littering e valutarne l’impatto sul giudizio dell’opinione pubblica in Italia, è emersa la particolare attenzione per l’ambiente tra i giovani italiani under 30. Soprattutto quelli tra i 18 e i 24 anni, impegnati attivamente nelle buone pratiche in materia di smaltimento dei rifiuti di piccole dimensioni.
Al sondaggio che abbiamo lanciato – in collaborazione con l’azienda operante nel settore del tabacco – hanno partecipato ad oggi circa 1.050 intervistati. A causa l’emergenza sanitaria del Covid-19, scopriamo “new entry” nella classifica dei rifiuti meno tollerati secondo l’indagine, mascherine di protezione e guanti in lattice.
Dai dati emerge che sono i giovani i più intolleranti all’abbandono dei rifiuti per strada, negli spazi naturali o nelle aree pubbliche – ovvero, appunto, il littering – con il 44% corrispondente alla fascia 18 – 34 anni, rispetto al 33% dei 35 – 44 e al 23% degli over 50. Buona l’educazione della cosiddetta Generazione Z, quindi, con una netta rappresentanza al femminile (71%). Tra loro emerge anche una generale propensione alle buone condotte ambientali, non si limitata al solo rispetto individuale del corretto smaltimento dei rifiuti.
Secondo il 54% dei rispondenti al sondaggio di Save The Planet, la soluzione più efficace è quella di educare i cittadini tramite percorsi di responsabilizzazione e sensibilizzazione.
Proprio sulle buone pratiche sono incentrati i contenuti che il simpatico collettivo di content creator Casa Surace sta facendo circolare su tutti i propri canali (il video è visibile sulla loro pagina Facebook a questo link), diffusa anche via radio, con l’obiettivo di trasmettere un messaggio positivo e di incoraggiamento al rispetto di strade, città, parchi e aree naturali non solo nella bella stagione, ma durante tutto l’anno.
“Abbiamo capito (e il sondaggio lo ha ampiamente confermato) che le sanzioni o l’atteggiamento punitivo non hanno giovato né a risolvere il problema né, ancora peggio, a rendere coscienti e consapevoli i cittadini su come fare la propria parte, come comportarsi in tema di littering – ha commentato il nostro Presidente Elena Stoppioni – Questa campagna punta ai giovani e ai meno giovani ma con un unico linguaggio: quello costruttivo, finalizzato alla comprensione e al coinvolgimento, all’elogio del buono e non alla condanna del cattivo. ”
“Oltre al linguaggio positivo, c’è anche la componente social – aggiunge Lorenzo Fronteddu, Direttore Corporate Affairs & Communication di JTI Italia – La campagna, infatti, avrà una vita prevalentemente digitale. Siamo convinti che sia una buona leva per trasmettere messaggi socialmente utili e importanti come quello della campagna #IoLaButtoLi.
Non solo social, la campagna ha anche un risvolto “sociale”. La comunicazione infatti è stata affidata alla cooperativa “Pensieri e Colori”, agenzia creativa di Milano operante nell’ambito di un progetto di inclusione per ragazzi disabili.
Per chi volesse visionare il report completo, ricordiamo che è attivo anche il sito ufficiale iolabuttoli.green. Realizzato per informare e promuovere le abitudini virtuose anti–littering sia in spiaggia, sia in città, o al parco, contiene il report completo sulla campagna.
Articolo di Francesco Sani
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