14 luglio Giornata Mondiale degli Squali
LA GIORNATA MONDIALE DEGLI SQUALI: UN’INIZIATIVA PER CONOSCERE I RISCHI PER QUESTI SPECIE
Il 14 luglio si è celebrata la Giornata Mondiale degli Squali. La ricorrenza non è così simbolica come si possa pensare perché gli squali sono sempre più a rischio estinzione. I motivi sono molteplici ma sono sempre da ricercare nel comportamento sbagliato poco attento da parte dell’uomo.
A concorrere a questa fatalità, oltre al classico inquinamento dei mari e al riscaldamento globale, anche le attività di pesca invasiva da parte dell’uomo a causa della cosiddetta pesca accidentale. Gli squali svolgono un ruolo fondamentale nell’equilibrio dell’ecosistema marino e, in questi frangenti, non è causale che, a causa di smarrimento e ricerca di cibo che non trovano più in mare aperto, siano sempre più frequenti avvistamenti sotto costa. Gli squali predatori apicali mantengono in equilibrio la rete alimentare, mentre razze e mobule – altre specie a rischio - sono uno dei veicoli di trasferimento di nutrienti ed energia dalle acque profonde ai livelli superficiali dell'oceano a discapito di tutta la biodiversità marina.
E’ per questo motivo che in ambito europeo è nato un progetto dal nome Life Elife che si propone di migliorare la conservazione di alcune specie di elasmobranchi (squali e razze), promuovendo pratiche di conservazione nel contesto della pesca professionale, attraverso azioni pilota e dimostrative, messe in atto nei porti italiani e greci. Per quanto riguarda gli squali, le specie prioritarie considerate a rischio o fortemente minacciate inserite nel progetto sono: lo spinarolo (Squalus acanthias), lo squalo smeriglio (Lamna nasus), lo squalo volpe (Alopias spp), lo squalo grigio (Carcharhinus plumbeus) interessato anche da fenomeni di pesca illegale all’interno dell’Area Marina Protetta delle Isole Pelagie, lo squalo elefante (Cetorhinus maximus) e lo squalo zigrino (Dalatias licha).
Altre specie vulnerabili che potranno possono essere oggetto delle azioni di conservazione di Life Elife sono il palombo (Mustelus spp), la verdesca (Prionace glauca) e lo squalo mako (Isurus oxyrinchus). Il progetto, partito nel 2019, ha una durata di 5 anni e coinvolge dieci partner in Italia, Grecia e Cipro: la Stazione Zoologica Anton Dohrn, coordinatore del progetto, l’Area Marina Protetta delle Isole Pelagie (Lampedusa e Linosa) e quella di Tavolara-Punta Coda Cavallo (Sardegna), Costa Edutainment, con particolare riferimento agli Acquari di Genova e Cattolica, il Consorzio Mediterraneo, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, Legambiente, il Marine & Environmental Research (MER) Lab, Algowatt e l’Università degli Studi di Padova.
Una joint venture di eccellenze con il solo scopo di cooperare con iniziative e attività di sensibilizzazione – come è avvenuto recentemente con gli Acquari di Genova e Cattolica – volte alla salvaguardia di queste specie fondamentali nel nostro ecosistema.