Ooho: la bottiglia d’acqua biodegradabile e commestibile
Si chiama Ooho, ed è il futuro del packaging, o così sostengono i suoi sviluppatori, Skipping Rocks Lab.
Sviluppata per rimpiazzare le bottiglie di plastica, ha la forma di una piccola bolla sferica che è morbida, trasparente e, soprattutto, commestibile. Ooho può contenere ogni tipo di liquido, come bevande, soft drinks e liquori che possono quindi essere facilmente ingeriti con un singolo boccone. Una piccola grande rivoluzione nel modo in cui vediamo il packaging e il modo in cui beviamo e compriamo, in quanto Ooho è anche in grado di contenere liquidi pensati per l’industria cosmetica. Presentata come la bottiglia del futuro, con l’obiettivo di cambiare per sempre il trasporto e il consumo dei liquidi, questa piccola bolla ha un occhio di riguardo per l’ambiente, in quanto non solo totalmente biodegradabile, ma anche edibile. Per crearle si sfrutta la tecnica della gelificazione (usata in cucina), che consiste nel trasformare una sostanza liquida in un gel attraverso l’aggiunta di un agente gelificante. “Il costo di produzione di una singola bolla è decisamente modico: solo 2 centesimi”, dicono Rodrigo García González, Guillaume Couche e Pierre Paslier, i tre ingegneri spagnoli che l’hanno inventata nel 2014.
"Al costo di soli due centesimi a sfera, Skipping Rocks Lab spera di far “scomparire il packaging”"

UN'ALTERNATIVA SOSTENIBILE
Composta da un innovativo gel formato da una doppia membrana gelatinosa, le Ooho sono costituite da una mistura di alginato di sodio ricavato da alghe marine e di cloruro di calcio.
“Ooho è un’alternativa sostenibile alle bottiglie di plastica e alle tazze, totalmente biodegradabile e talmente naturale che si può anche mangiare“, sottolineano i tre inventori nel loro sito di crowdfunding – ora concluso – che ha ricevuto £848,850 di donazioni. Una cifra che si aggira approssimativamente al 212% della somma che volevano originariamente raggiungere, £400,000.
Il successo di quest’invenzione può essere attribuito che il mercato sta sviluppando per alternative plausibili all’uso indiscriminato di plastica nel packaging dei prodotti che compriamo tutti i giorni. Dato il suo costo ridotto, Skipping Rocks Lab spera di far “scomparire il packaging”, offrendo appunto una soluzione economica alle questioni di imballaggio usa e getta che stanno correntemente inquinando i nostri mari, basti pensare alle gigantesche isole di plastica che sono emerse negli oceani del mondo. Ooho promette di cambiare le nostre abitudini, cosi come prevenire che 1 miliardo di bottiglie di plastica finiscano in mare ogni anno, dopo un processo di produzione che emette ben 200 milioni di chili di CO2 nell’atmosfera.
I POSSIBILI USI
Presentando Ooho sul suo sito, la startup Londinese parla del progetto in questi termini:
“Puoi mettere quasi tutti i liquidi in un Ooho, ma l’importante è che sia una situazione “on-the-go”, cioè un contesto che prevede l’uso immediato del prodotto e che meglio si adatta alle proprietà naturali dei materiali. Lo stiamo presentando come sostituto delle piccole bottiglie d’acqua che vediamo ovunque, ma anche per i succhi di frutta freschi che vengono fatti ogni giorno, per salse e condimenti utilizzati da fast food e inclusi in insalate, come anche per l’idratazione in eventi sportivi come le maratone”. Skipping Rocks Lab vuole arrivare a sviluppare una macchina automatica che produca Ooho in situ: “Sarà in grado di produrre 100 Ooho in 5-10 minuti e sarà gestito localmente dai rivenditori per imballare e vendere bevande fresche ogni giorno nel negozio, o dal nostro team di eventi nella struttura di Skipping Rocks Lab e in locations selezionate”.
In conclusione, quando interrogati sulle ragioni per cui hanno sviluppato Ooho, i tre ingegneri hanno dichiarato che “le bottiglie di plastica sono tra i rifiuti più comuni trovati nel mare. Ci vogliono 700 anni perché si decompongano completamente. Cambiare il modo in cui confezioniamo le nostre bevande è quindi fondamentale per la protezione dell’ambiente. Ooho rende rispettare l’ambiente più facile e consente ai consumatori di fare le scelte positive che vogliono veramente fare.”