Querciamatta, la rinascita di una tenuta agricola in chiave green
La strada sale tra due colline modellate da filari di vigne e oliveti. In un angolo della campagna pistoiese presso Montevettolini, un piccolo borgo si intravede tra i cipressi. Potrebbe essere uno dei casolari che punteggiano la zona, invece è “un mondo”.
Ovvero un progetto nato dall’amore a prima vista di Gianni, imprenditore fiorentino, e Susanna, dirigente d’impresa, per un’azienda agricola rimasta abbandonata per venti anni. Eppure quello che si presentava come un rudere, di storia ne aveva vista! Infatti, già ai tempi del Granduca di Toscana, se ne trova traccia nel catasto leopoldino, tra la fine del ‘700 e i primi dell’800. Due dei quattro corpi immobiliari presenti oggi in quell’area erano registrati come Tenuta La Quercia Matta.
LA RIVISITAZIONE DI UNA TENUTA IN CHIAVE PIÙ MODERNA ED ECOLOGICA
Il sogno di vederla come concept più ampio di una semplice azienda agricola - da far diventare luogo di eventi, convegni, ritrovo di arte e musica – ha portato nel 2018 Gianni e Susanna a decidere di investire nella rinascita di questo luogo, che si estende su un terreno di 10 ettari, guidati dall’idea di rivisitare una classica tenuta toscana in chiave più moderna ed ecologica.Oggi si presenta con 2000 olivi che hanno già prodotto il primo olio biologico (italiano e IGP toscano), per il vino, invece, il 2020 sarà la prima vendemmia.
Noi abbiamo deciso di parlarvene perché Querciamatta – nome non scelto a caso – ha intrapreso un ambizioso percorso di ecosostenibilità.
L’obiettivo dichiarato è arrivare a produrre olio riducendo quanto più possibile le emissioni grazie al calcolo della propria carbon footprint.
Infatti, Save The Planet supporterà l’azienda nel calcolo della CO2 di processo, così da individuare la migliore metodologia di compensazione. In base ai risultati, l’impatto sarà mitigato con l’adesione ad un progetto della nostra Onlus.

RIDUZIONE DELLA CO2 E COMPENSAZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI
Già il primo olio, prodotto dalla raccolta del 2019, è in linea con il percorso di sostenibilità già dichiarato in precedenza: impiego di dipendenti della zona per ridurre l’impatto degli spostamenti, raccolta delle olive e potatura manuale, concimi e trattamento degli olivi con solo acqua, rame e zolfo come da disciplinare biologico, uso del trattore meccanico solo dove indispensabile.
Tra le altre accortezze a Querciamatta, merita citare la compensazione dei consumi energetici grazie a una fornitura di energia green, ovvero certificata di provenienza esclusiva da fonti rinnovabili. Anche il packaging è ecologico, dato che si presenta in una scatola di cartone riutilizzabile come portaoggetti.
La volontà di trovare un’armonia tra agricoltura e cura del territorio è la filosofia seguita con il prezioso supporto dell’agronomo. Così, si lavora pure sulla stimolazione dell’energie della terra, con semine che permettano di ristabilirne la biodinamicità dopo il lungo letargo. Querciamatta è quindi un mondo in movimento, sempre nel segno della terra da lasciare meglio di come è stata trovata.
Articolo di Francesco Sani