Save the Planet & Lombardini22 per un evento-dibattito con la società civile sulla progettazione sos
Dalla rigenerazione urbana al ruolo degli investimenti ESG, in vista della COP26 tanti temi si legano insieme in “Youth4Climate2021: Driving Ambition”
In vista della 26ma Conferenza delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico (COP26) in programma a Glasgow a novembre, dal 28 settembre al 2 ottobre l’Italia ospiterà a Milano la riunione ministeriale preparatoria (Pre-COP). In Scozia l’appuntamento è cruciale perché da quel momento gli impegni siglati dai Paesi nell’Accordo di Parigi del 2015 diventeranno vincolanti. In questo contesto ecco un evento internazionale dedicato ai giovani dal titolo “Youth4Climate2021: Driving Ambition”.
Sarà l’occasione per noi di Save the Planet e per il grande studio di progettazione architettonica e ingegneristica Lombardini22 di unire le loro visioni comuni sul futuro delle città. Insieme si pongono l’obiettivo di trovare un linguaggio comune che possa avvicinare diversi target di interlocutori e avviarli verso un ragionamento ampio sulle tematiche di sviluppo sostenibile dei contesti urbani. La città è un player cruciale nelle politiche di contrasto al cambiamento climatico perché luogo di consumo, inquinamento ma anche destinatario di politiche di resilienza.
Chiunque può contribuire attivamente alla preparazione dell’evento di Milano del 29 settembre “WHERE SUSTAINABLE DEBATE HAPPENS: cosa i giovani chiedono a chi progetta, governa, investe” dove verranno messi a confronto i decision makers che oggi investono con chi vive la città.
Attraverso il nostro sondaggio, i dati raccolti saranno proposti come spunti di discussione con gli ospiti.

A questo link potete leggere il programma e gli ospiti, tra i quali si segnala il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti e il “nostro” Giovanni Mori a rappresentanza anche di Fridays for Future.
Tre match mettono a confronto chi vive la città e i decision makers che investono, costruiscono e governano le città, con l’obiettivo di creare contraddittori avvincenti e aperti su tematiche attuali e urgenti da cui far scaturire spunti utili alla definizione di buone pratiche da attuare in un breve periodo.
In merito alla survey per la quale si chiama al coinvolgimento la società civile, i temi messi a sondaggio riguardano:
- la partecipazione e il coinvolgimento nella progettazione di quella comunità che vive lo spazio in questione;
- l’inserimento di spazi verdi o la loro riqualificazione nei condomini o aree limitrofe;
- i mezzi ditrasporto pubblico o il car sharing per muoversi in città;
- il recupero delle acque piovane per l’irrigazione;
- la disponibilità a cambiare abitudini per contribuire alla riduzione delle emissioni in atmosfera;
- le filiere controllate sui materiali da costruzione;
- la rigenerazione di un quartiere attraverso i servizi per la comunità;
- quanto incide la progettazione degli edifici, degli spazi comuni e la modalità di trasporto pubblico nella qualità di vita dei cittadini;
- i servizi in condivisione per una comunità per la riscoperta della socialità negli spazi abitativi in comune.
In passato avevamo già dedicato un articolo alla riflessione sulla pianificazione urbanistica: è necessario fare un salto culturale e di legislazione, per non considerare la natura urbana solo elemento decorativo.
Come è giusto ricordare che nel Novecento la civiltà dell’automobile ha influenzato la progettazione della città e ha segnato la nostra vita in comunità. Oggi paghiamo l'aver dato priorità al free riding, l’uso sconsiderato della macchina per ogni spostamento. Tutto questo lega anche gli investitori, chiamati a scegliere i fondi ESG. E qui c’è un nostro articolo a firma Francesco Sani che ha approfondito la questione sul ruolo della finanza nella lotta al cambiamento climatico.
L'evento a Lombardini22 arriva alla fine di una stagione di temperature record in tutto il mondo, dalla Scandinavia alla Siberia e al Canada. Così come da noi in Europa in Sicilia. A luglio in California si è registrata la temperatura più alta mai intercettata da strumentazione sulla Terra: 54,4° C. Per i climatologi l’ondata di calore ha fatto spostare in avanti di un decennio l’idea del punto dove ci trovassimo nella crisi climatica. Possiamo leggerlo in tanti modo, ma è chiaro che abbiamo dieci anni in meno per invertire la rotta, o volendo, che il punto di “non ritorno” è più vicino di dieci anni. Forse il 2030 climaticamente è già arrivato e l'appuntamento della COP26 è fondamentale. La società civile è chiamata a fare la sua parte come gli investitori e i progettisti della città.
Foto: GT#2 - Common use via Flickr